La nostra storia sarà finita.

Quando il mondo classico sarà esaurito, quando saranno morti tutti i contadini e tutti gli artigiani, quando non ci saranno più le lucciole, le api, le farfalle, quando l’industria avrà reso inarrestabile il ciclo della produzione, allora la nostra storia sarà finita.

P.P. Pasolini 1962

Vini naturali

Ho partecipato, nelle scorse settimane, a un breve corso di degustazione vini, di cui l’ultima serata prevedeva l’introduzione e l’assaggio di “vini naturali”. Il relatore ha spiegato che la dicitura e’ cosi’ vaga perche’ non esiste una legislazione in merito ancora. Fondamentalmente questo tipo di vino ha di diverso da quello etichettato come fatto  “con uve da agricoltura biologica” la vinificazione, non tradizionale ma senza l’aggiunta di alcun additivo (mosto concentrato, anidride solforosa, lieviti selezionati …). Vorrei riportarvi un estratto da una descrizione del “vino naturale” dalle dispense del corso.

La terra, il ritorno, riconnettersi alla terra, riavvicinarsi alla terra, la madre, l’elemento generativo. Sentori di campagna, integrali come sono, in trasformazione, in divenire, in mutamento continuo, fino alla terra, nuovamente. (…) Coerente, onesto e immediato, franco. Stimola la pazienza, l’attesa, l’attenzione, la creativita’ dei sensi. Stimola l’approfondimento su odori e sapori. Sorprendente e imprevedibile, disponibile al matrimonio con il cibo. (…) Fiducia nell’evoluzione naturale, nel rispetto di ritmi e movimenti. Attenzione e esperienza. Attesa e crescita. Fondersi con la natura.